Portogruaro, inaugurata nuova sede Commissariato di Pubblica sicurezza

 
Sabato 16 giugno, nel Comune di Portogruaro in via Stadio 55 è stata inaugurata la nuova sede del Commissariato di Pubblica sicurezza. Hanno partecipato alla cerimonia d’inaugurazione l’assessore provinciale all’edilizia scolastica Giacomo Gasparotto e il consigliere provinciale Gianmarco Corlianò, il sindaco di Portogruaro Antonio Bertoncello, il nuovo questore di Venezia Vincenzo Roca, il prefetto di Venezia Domenico Cuttaia, il vicecapo della Polizia di Stato Nicola Izzo.
 
La nuova struttura si affianca alla nuova sede della Guardia di Finanza e si inserisce nel progetto amministrativo della Cittadella della sicurezza, nell’ambito dell’area ex Perfosfati, che ha visto al contempo l’avvio di una nuova fase di riqualificazione di un’area strategica della città.
 
Assessore Gasparotto: «Dal 2009 la giunta Zaccariotto nel suo programma aveva posto tra gli obiettivi l’impegno concreto negli interventi riguardanti gli edifici di nostra competenza, un lavoro che stiamo portando a termine con i nostri tecnici. Numerosi sono stati i sopralluoghi e le verifiche nel Portogruarese per verificare lo stato di salute dei nostri edifici e perché vogliamo agire con la massima concretezza affinché i nostri cittadini possano avere edifici scolastici e ambienti in sicurezza e al massimo della funzionalità. La Provincia di Venezia nella ristrutturazione ed adeguamento normativo per la sede del commissariato della Polizia di Stato ha investito 1,3 milioni di euro. Gli interventi hanno riguardato 800 metri quadrati di spazi: sono stati effettuati una ristrutturazione completa dello stabile, il rifacimento degli impianti e dei serramenti, e il consolidamento di tutta la struttura. Anche a Jesolo stiamo investendo risorse per 4 milioni di euro. Siamo orgogliosi di poter consegnare oggi questo lavoro concluso alla comunità portogruarese e dei Comuni limitrofi, e auguro un buon lavoro alle forze dell’ordine, che spero possano essere rafforzate nella zona del Portogruarese».