Si sono conclusi i lavori per la realizzazione della nuova pista ciclabile su un tratto della Strada Provinciale 42 “Jesolana” via Fausta in...
La villa sorge tra Dolo e Sambruson.
L'immobile è delimitato in gran parte a nord e ad ovest dal Naviglio del Brenta, a sud dalla strada comunale Brenta Bassa, e ad est da proprietà di terzi.
mq 2.120 costituiscono la superficie dell'intero compendio immobiliare.
Vincolo a' sensi dell'art. 10 DLgs n. 42/2004
I primi documenti ricavati dagli estimi citano una casa dominicale di proprietà dei Ferretti in località Isola di Sambruson. Il catasto napoleonico cita come padrone un Rigoni, mentre il catasto austriaco dichiara il complesso proprietà di G.B. Angeli, da cui l'attuale doppia denominazione Ferretti-Angeli. Nell'Ottocento, la villa diventa patrimonio della famiglia Mocenigo che lascia traccia del proprio passaggio con le lapidi mortuarie affisse nella cappella gentilizia. Negli anni del secondo conflitto mondiale, villa e adiacenze sono abitate da sfollati; nel dopoguerra il corpo principale viene interamente suddiviso in alloggi popolari per essere in seguito acquistato dalla Sicedison (Montedison) che nel 1952 ne cura un restauro statico. Il fabbricato e relativo scoperto è pervenuto alla Provincia di Venezia dalla Società "Servizi Generali Montedison S.p.A." in forza di atto di compravendita del 29.09.1978 rep.n. 27545 rogato dal Dott. Antonino Polizzi di Venezia. Fino al giugno 1993 è stato sede del Liceo Scientifico "G. Galilei".
La Villa Ferretti-Angeli fu costruita nel 1608 su progetto di Vincenzo Scamozzi. Da alcune incisioni del Costa o nella stampa eseguita per Voikamer, la parte esterna del complesso immobiliare non appare molto diversa da come doveva essere nel '700: la facciata scandita dall'ordine gigante ionico, il pianterreno caratterizzato da un bugnato rustico, i pinnacoli dei camini lungo il prospetto nord. Si sono conservati i cancelli originari, con i pilastri cilindrici che portano anfore del primo Seicento, nel timpano a sud, gli angeli reggiscudo sono ancora quelli scolpiti, si presume, da Francesco Albanese contemporaneo allo Scamozzi. E' del tutto scomparso il giardino all'italiana con le sue aiuole, che compare ancora nella stampa della raccolta Voikamer. Già il Costa - e siamo a metà '700, quindi pochi decenni dopo - ci mostra il prato che ne ha preso il posto. Non abbiamo più, un giardino all'italiana ma un piccolo parco di gusto romantico, con collinetta artificiale, percorsi tortuosi appena accennati, ed alberi ad alto fusto che si sviluppano sulla superficie di quello che era stato il frutteto della proprietà. L'orto antico, "il bruoietto", sul confine est, non esiste più e così pure la strada che portava alla Brenta. I cambiamenti più rilevanti riguardano però la distribuzione intema: rispettando il salone (vestibolo) centrale a doppia altezza, la più recente destinazione d'uso ha imposto la creazione di corridoi, per disobbligare le aule ricavate da una suddivisione degli spazi originari. Di eventuali decorazioni interne rimane una lunetta affrescata raffigurante una matemità, ora visibile in una delle stanze. Gli affreschi eseguiti dal pittore Giuseppe Spolaor qualche decennio fa e che decoravano parte dei soffitti sono stati rimossi. La zona padronale era completata dalla Barchessa porticata, aggiunta alla fine del Settecento, dalle cantine e dalle stalle; una graziosa cappella gentilizia è ancora oggi annessa alla costruzione.
Viene concesso l'utilizzo del parco e di alcune sale della Villa per manifestazioni culturali e sportive richieste dalle diverse associazioni.
Per informazioni e prenotazioni
ENAIP VENETO - VILLA FERRETTI ANGELI
TEL. 041 413056 email: dolo@enaip.veneto.it
ORARI APERTURA AL PUBBLICO : dal Lun al Ven: 9.00 - 12.00, dal Lun al Ven- 15.00 - 17.00
Altre tipologie che costituiscono l'immobile:
CITTA' METROPOLITANA DI VENEZIA
SERVIZIO PATRIMONIO