Palazzo Ziani

Il complesso edilizio, che in parte costituisce la sede della Questura, è la somma di più corpi di fabbrica, dove l'elemento più significativo è palazzo Ziani che risulta il corpo centrale dell'intero aggregato. Alla sinistra dello Ziani si trova una costruzione senza significative valenze architettoniche che si caratterizza per la notevole altezza e la finitura a finto bugnato del piano terra. Tra i due fabbricati si nota la presenza di una porzione edificata che si colloca dove originariamente esisteva una calle che collegava la fondamenta S. Lorenzo con la corte interna. L'edificio attuale, è il risultato delle trasformazioni seicentesche sull'edificato posto sulla fondamenta di San Lorenzo, risalente all'alto medioevo. Gli interventi comportarono un impianto distributivo di tipo tradizionale, che determina la ripartizione delle aperture sui prospetti principali, caratterizzati dalle reiterate serliane, con ampie aperture centrali, dove è rigorosamente rispettata la sovrapposizione degli ordini. Le trasformazioni vennero eseguite dal Monastero di San Lorenzo che investiva denaro nell'edificazione di fabbricati, non solo per motivi assistenziali nei confronti dei poveri, ma anche per dare corso ad imprese edilizie di maggiore rilevanza e significato architettonico, come dimostrano le numerose case affittate a famiglie nobili. Il complesso Ziani - Buttaro, nel 1807, con decreto imperiale di soppressione delle confraternite religiose e di demanializzazione dei loro beni, diviene di proprietà del Comune di Venezia. In particolare, come risulta dal Catasto Napoleonico, Palazzo Ziani viene adibito a sede della Reale Gendarmeria, mentre l'edificio posto a sinistra viene utilizzato come sede dell'Ufficio del Registro. La destinazione pubblica viene confermata nel tempo e nella seconda metà dell'ottocento viene eseguito un consistente intervento di restauro per dare alla Questura un'adeguata sede operativa, coinvolgendo l'intero complesso immobiliare. In particolare risale a questo periodo la ricostruzione della scala principale per collegare in modo più funzionare lo Ziani agli altri edifici e per evitare il passaggio nel salone del piano nobile, questa costruzione rappresenta uno degli elementi più significativi dell'intero complesso architettonico. Il fabbricato era utilizzato al piano terra e primo come residenza del Questore, la quale comprendeva anche parte della cellula sinistra dello Ziani al piano ammezzato.