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Scuole sicure: il governo approva sei interventi per un milione di euro

5 Agosto 2014

Il Governo ha reso noti nei giorni scorsi gli interventi previsti dal piano per le scuole, e consultabili integralmente sul sito www.governo.it nella parte relativa al dossier sull’edilizia scolastica; sono divisi nelle tre linee di azione decise dal premier Renzi: “scuole belle”, “scuole nuove” e “scuole sicure”, ognuna delle quali fa riferimento a competenze, normative e fondi diversi. 
 
Per quanto riguarda la Provincia di Venezia, nell’elenco “scuole sicure” l’unico intervento che risultava incluso inizialmente era quello relativo ai lavori di manutenzione straordinaria e bonifica amianto dell’Istituto tecnico industriale A. Righi di Chioggia. Un intervento già in fase di realizzazione, per un costo previsto di 300 mila euro, e finanziato dallo Stato per 210 mila euro. Tuttavia, a seguito di un ultimo aggiornamento della tabella pubblicata sul sito del Governo, risultano anche ammessi e finanziati dallo Stato altri 5 interventi per i quali la Provincia dovrà procedere ad aggiudicare i lavori entro il 30 ottobre prossimo:
 
adeguamento dell’istituto Belli di Portogruaro per un importo previsto di € 129 mila e 635,90 euro, di cui finanziati dallo Stato 90 mila 745,13 euro, che risulta da affidare in toto.
lavori di manutenzione straordinaria e bonifica amianto dell’Ipsia D’Alessi di Portogruaro per un importo previsto di 500 mila euro, di cui finanziati dallo Stato 350 mila euro, interamente da affidare;
manutenzione straordinaria degli edifici scolastici con lavori di restauro e recupero di palazzo Basadonna Recanati, sede del Liceo Artistico statale di Venezia, per 225 mila euro, di cui finanziati dallo Stato 157 mila euro, i cui lavori sono già in corso;
manutenzione straordinaria per l'adeguamento delle scuole alle normative di sicurezza e di prevenzione incendi con l’intervento di recupero dell’istituto Sarpi di Venezia per 385 mila euro, di cui finanziati dallo Stato 269 mila 500 euro, i cui lavori sono in fase di affidamento;
adeguamento dell’istituto Lorenz di Mirano per 315 mila euro, di cui finanziati dallo Stato 220 mila e 500 euro, i cui lavori sono già in corso, per un totale complessivo di 1 milione 87 mila e 745,13 euro di finanziamento del governo.
 
Il Governo per la realizzazione di “scuole sicure” assegna 400 milioni di euro con delibera Cipe, assunta nella seduta del 30 giugno scorso, ma attualmente ancora in fase di registrazione, e che riprogramma il Fondo di sviluppo e coesione, per il finanziamento dei primi 1.635 progetti ammessi in graduatoria, presentati dalle Province e dai Comuni nel bando del decreto del Fare, e non finanziati per mancanza di risorse.
 
 
La presidente della Provincia Francesca Zaccariotto ha così commentato: «Ritengo che l’aver trasmesso allo Stato otto progetti completi e ben dettagliati ci abbia ripagato con un buon risultato. Restano tuttavia in elenco una lunga serie di altri progetti che aspettano ancora di essere finanziati. E soprattutto è evidente una contraddizione, cioè che se da un lato ci viene riconosciuta una parte di finanziamento per intervenire con celerità e mettere in sicurezza gli edifici in cui studiano i nostri ragazzi, dall’altra non c’è un’analoga corrispondenza con l’allentamento dei vincoli del patto di stabilità. E il problema rimane anche nel caso vengano erogati fondi da parte della Regione del Veneto per l’edilizia scolastica. Perciò sarebbe importante che il governo con coerenza, superasse la fase della politica degli annunci, e decidesse di svincolare dal rispetto del patto di stabilità anche la Provincia, come ha già fatto con i comuni, per la realizzazione degli interventi finanziati. Un allentamento doveroso, perché c’è in gioco la sicurezza delle nostre scuole superiori, e che ci metterebbe subito nelle condizioni di proseguire con gli interventi approvati e già pianificati».
 
Per “scuole belle” si intendono piccoli interventi di decoro, quindi il finanziamento non si rivolge all’istituzione ma garantisce per 12 mesi il pagamento della cassa integrazione direttamente all’lsu il lavoratore socialmente utile, che viene impegnato in piccoli lavori di manutenzione della scuola, tinteggiatura, rasatura aree verdi, etc.
 
Infine per “scuole nuove” l’intervento del governo assicura quote di allentamento di patto pari a 122 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015, per 404 Comuni, quindi solo scuole primarie e secondarie di primo grado.  A questo proposito, l’Upi, l’unione province italiane, è impegnata in una trattativa con il governo e il parlamento per assicurare la stessa opportunità alle scuole superiori gestite invece dalle Province. Infatti, la mancata previsione di una quota di sgravio di patto anche per gli interventi di edilizia scolastica di competenza delle Province, rappresenta una ingiustificata discriminazione nei confronti degli studenti delle scuole superiori.