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Nuovi spazi per gli istituti Algarotti e Benedetti di Venezia

12 Settembre 2014

E’ stata inviata oggi la lettera ai due dirigenti degli istituti scolastici Algarotti-Sarpi e Benedetti-Tommaseo, professori Marina Perini e Roberto Sintini, con la quale la Provincia di Venezia assegna, oltre agli spazi messi già a disposizione dei due istituti, altri quattro vani al quarto piano dell’edificio denominato il Sarpi all’istituto Algarotti Sarpi.
 
L’assegnazione viene formalizzata dopo l’ok tecnico pervenuto dal Comando dei vigili del fuoco in data 9 settembre, di conformità alle norme e criteri di prevenzione incendi, a seguito degli interventi realizzati dalla Provincia per rendere gli spazi funzionali e utilizzabili come aule. Gli spazi saranno due aule che potranno ospitare 22 studenti e altre due per 17 allievi, per un totale di 78 allievi in più.  Nella lettera firmata dalla dirigente del servizio istruzione pubblica, Franca Sallustio, si legge anche la motivazione che ha spinto la Provincia a decidere in questo senso: “si prende atto del mancato accordo sulla soluzione proposta dal dirigente dell’ufficio scolastico territoriale, e dall’assenza di qualsiasi diversa proposta condivisa da entrambi”. La lettera indica inoltre che “essendo l’accesso a tali locali attualmente possibile tramite piano inferiore, i dirigenti avranno cura di trovare le modalità più opportune per la gestione logistica degli spazi durante l’attività didattica”.
 
L’individuazione delle quattro aule aggiuntive messe a disposizione dei presidi degli istituti Benedetti-Tommaseo e Algarotti-Sarpi era stata prospettata con una richiesta agli uffici tecnici provinciali del dirigente Ust (ufficio scolastico territoriale di Venezia) dopo un sopralluogo avvenuto lo scorso 15 luglio. La soluzione individuata gli era poi stata trasmessa nei primi giorni di agosto, chiarendo che doveva essere condivisa e accettata da entrambe le scuole, attraverso la sua mediazione, e poi valutata dagli assessori provinciali competenti.
 
Oltre ai lavori di manutenzione effettuati nelle 4 nuove aule del quarto piano, al Sarpi sono attualmente in corso anche opere di pittura muraria nei vari locali, manutenzione dei servizi igienici, cablatura e rifacimento di parte della vecchia pavimentazione, per una spesa di 50 mila euro. Altri 100 mila euro sono stati spesi per interventi di manutenzione dal 2009, ed è già stato assegnato lo scorso agosto il cantiere per i lavori di messa in sicurezza e ottenimento cpi (certificazione prevenzione incendi) di tutto il complesso del Santa Giustina, l’intero edificio che ospita “Algarotti- Sarpi” e “Benedetti – Tommaseo, per un costo di 385 mila euro, tali lavori verranno programmati compatibilmente con le attività scolastiche.
 
A questi interventi vanno aggiunti quelli eseguiti sulla facciata di palazzo Savorgnan, per i quali sono stati spesi dalla Provincia dal 2009, anno di avvio dell’amministrazione Zaccariotto, 250 mila euro.
 
Relativamente a palazzo Martinengo è in fase di redazione un progetto di adeguamento complessivo dell’edificio, che potrebbe trovare finanziamento nell’ambito di una disponibilità residua della Provincia, oltre che mediante contributo da parte della Regione Veneto, il tutto per un importo stimato in circa 500 mila euro.
 
L’assessore provinciale all’edilizia scolastica Giacomo Gasparotto ha così commentato: «Spiace dover proporre una soluzione senza che i presidi abbiamo trovato un previo accordo, non è sicuramente un buon esempio, poiché il loro ruolo è anche quello di  educatori. Noi stiamo operando in un periodo di grande difficoltà, a risorse sempre più scarse, e pur tuttavia abbiamo individuato una soluzione percorribile creando disponibilità di altre 4 aule. Se gli istituti avessero contenuto in questi ultimi anni le iscrizioni seguendo le nostre indicazioni e richieste, non si sarebbero verificati questi problemi. Ricordo che l’Algarotti è passato da 933 allievi del 2010-2011 agli attuali 1.285, con un + 37,7%. Una crescita che non è sostenibile dall’ambiente e dal contesto in cui si trova, che è il centro storico di Venezia, con palazzi vincolati che non possono essere modificati e ampliati a piacimento.  Ma al di là delle polemiche strumentali di questi giorni prescolastici, è opportuno ricordare che l’amministrazione guidata da Francesca Zaccariotto ha ereditato un patrimonio scolastico che aveva una decina di cpi, e adesso abbiamo raggiunto il 50 per cento di tutti gli edifici scolastici. Per completare l’iter di messa a norma per la sicurezza e l’antincendio occorrerebbero altri 15 milioni di euro ma allo stato attuale non ci sono, e la Provincia non può più contrarre mutui, la Regione ha tagliato i trasferimenti, e a questo vanno aggiunti i vincoli del patto di stabilità».