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I.P.S.E.O.A. “Andrea Barbarigo”, succursale - Palazzo Morosini

Denominazione Generale :
I.P.S.E.O.A. “Andrea Barbarigo”, succursale - Palazzo Morosini
Tipo immobile:
Edifici scolastici
Indirizzo:
Barbaria de le Tole, Castello n. 6432/a
Comune:
Venezia - Centro Storico
Ubicazione:

Consistenza:

L'edificio scolastico ha una superficie lorda, distribuita su più piani, pari a 2313 mq e area a verde di 390 mq

Vincoli:

L'immobile è tutelato da vincolo ex L. 1089/'39 art. 1, ora D. Lgs. 42/2004, art. 10

Note storiche:

La fondazione dell'edificio, con forme romanico bizantine, risalirebbe alla fine del XIII sec. Nel secolo successivo il doge Michele Morosini avrebbe ampliato il palazzo eletto a residenza per la propria famiglia . Al 1450 ca. risalirebbe la costruzione della monumentale scala gotica esterna . Dalla veduta prospettica di Venezia del De' Barbari (anno 1500) si intravede già (dal rio di San Giovanni in Laterano) la casa dominicale tripartita con doppia sala passante, in accordo con la situazione odierna. Sotto la trifora del "portego" non c'è ancora l'attuale porta d'acqua, viene invece evidenziata quella a fianco del ponte. Verso la calle (Barbaria de le Tole) invece la situazione risulta ben diversa, con l'odierno scoperto occupato da una serie di fabbricati (case da "sarzenti"?). Infatti, a seguito di un incendio che ha interessato la zona nel 1683 tali casette vennero atterrate ed il relativo sedime trasformato in giardino . La proprietà è passata successivamente alla Curia patriarcale. Nei primi anni del '900 si interessa al palazzo Aristide Naccari, professore all'Accademia di BB. Arti e noto collaboratore del Boito: redige un rilievo dello stato di fatto nonché una proposta di ripristino delle antiche strutture, all'epoca compromesse da numerose superfetazioni. Il ripristino avviene più tardi nel primo dopoguerra, ad opera dell'ing. Franco Gusso (1927 e sgg.), commissionato dall'Opera Cardinal Ferrari. L'intervento, tenendo in considerazione lo studio del Naccari, si concentra sulla scala gotica esterna, con la demolizione di un ingombrante volume edilizio a ridosso del confine sul rio, la eliminazione delle tamponature delle arcate ogivali a sostegno della rampa, la ricostruzione del balaustro in pietra d'Istria e della pavimentazione in cotto a spina pesce della corte. Dell'intervento si è conservato il progetto, i carteggi con la Commissione d'ornato e con la Soprintendenza, oltre ad una serie di fotografie di cantiere. Nel secondo dopoguerra, a metà anni '50, l'immobile passa di proprietà al Comune di Venezia che avvia una nuova serie di interventi per adattarlo a sede scolastica (scuola media Vivaldi). I lavori riguardano il distributivo interno con in evidenza la realizzazione di una nuova scala interna, demolizione dei preesistenti collegamenti verticali, nuove bucature sulla facciata nord e spianamento del terreno misto a calcinacci delle case bruciate nel XVII sec. (rel. storica Arch. G. Perin)

Foto:
PALAZZO MOROSINI, SEDE DELLA SUCCURSALE DELL'ISTITUTO “BARBARIGO” , PALAZZO MOROSINI, SEDE DELLA SUCCURSALE DELL'ISTITUTO “BARBARIGO” , PALAZZO MOROSINI, SEDE DELLA SUCCURSALE DELL'ISTITUTO “BARBARIGO” , PALAZZO MOROSINI, SEDE DELLA SUCCURSALE DELL'ISTITUTO “BARBARIGO” , PALAZZO MOROSINI, SEDE DELLA SUCCURSALE DELL'ISTITUTO “BARBARIGO” , PALAZZO MOROSINI, SEDE DELLA SUCCURSALE DELL'ISTITUTO “BARBARIGO” , PALAZZO MOROSINI, SEDE DELLA SUCCURSALE DELL'ISTITUTO “BARBARIGO”